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Rubriche




 Piccola storia di un ragazzo distratto.    scritta da  Anonimo di IPSSAR FORMIA

A volte mi chiedo: perchè vivo un "me stesso" che non sono io? E' una domanda che rivolgendomi spessissimo mi perseguita costantemente.
Di  sbagli nella mia vita ne ho commessi tanti, a volta senza neanche volerlo, ma essendo demoralizzato il tutto mi sembra macroscopicamente  difficile da rimediare.
Sono sempre stato giudicato al primo impatto per cui le persone, la gente in genere, si è fatta un'idea sbagliata di me. Ciò ha portato a farmi sentire- ed essere- un ragazzo diverso da quello che sono veramente e che invece non sono: arrogante, strafottente, facilmente irritabile e molto spesso bugiardo per mascherare episodi o situazioni che sono gravi anche se non commesse di proposito. ...E tutto questo per la paura di continuare ad essere giudicato ancora.....
So di non essere me stesso e nemmeno dove sia quel me stesso, so però che un giorno ritornerà.

  Risposta a  lettera 1  di Alessia Pedagna

Ciao piccolo ragazzo distratto, inizio dicendoti che la società spesso sembra difficile da affrontare, siamo continuamente soggetti a critiche, apprezzamenti, commenti più o meno graditi. Questo molte volte ci spinge a crearci uno " scudo" una specie di difesa nel quale ci sentiamo protetti, assumendo degli atteggiamenti che non sono nostri per paura di essere feriti, o peggio, incompresi. Però le persone, le paure, come la vita ,va affrontata, quindi l'importante è credere in ciò che siamo veramente, far valere le nostre idee, cercare di farci conoscere per quelli che in realtà siamo, senza avere paura del dopo. A tutti capita di essere giudicati, ma è una costante che ci sarà sempre, fidati capita a tutti.
Il mio consiglio è: Non farti troppi problemi, , liberati da tutte le preoccupazioni, infondo la vita è un brivido che vola via...perchè sprecarlo così?



Piccole Storie Scritte 2

La mia condizione: “ HO L’IMPRESSIONE CHE LA COSA PIU’ SEMPLICE SAREBBE QUELLA DI NON ESSERE MAI .......... ”    .    Lettera scritta da    Anonimo  di  IPSSAR FORMIA


Bhè vi siete mai sentiti rifiutati? E’  strano quando ci si sente pieni di sé e ad un tratto come un fulmine a ciel sereno si diventa microscopici, non all’altezza di una persona che ha una concezione diversa dalla vostra.
Per tutti siete un Dio, popolare, bella/o.. e per la persona da cui vorreste attenzione non siete NULLA!
Un acaro, un insetto deforme e fastidioso.. e dentro voi una domanda pulsa: - Perché Tu?  Perché con tanta gente che mi adula Tu mi vedi così? Stranezze della vita che ancora non ho ben chiaro cosa sia.
E tutto sembra crollarti addosso, la tua sicurezza, la tua autostima; lo specchio non riflette più la tua immagine ma il rifiuto che hai subito. Un viso triste, sconfitto, smorto e angosciante. Perché non posso essere amata? Perché vengo vista come un oggetto? Alla gente, a Te, non interessa sapere chi io davvero sia, tutti fermi all’apparenza, alle voci che mi classificano come una “poco di buono” e via dicendo. Ma io ho dei sentimenti, ho un cuore che batte e degli occhi che piangono anche spesso, senza apparente motivo.
E mi domando perché la mia esistenza viene scossa da piccoli eventi come fossero uragani catastrofici; Perché faccio di tutto per sembrare “strafottente” quando NON LO SONO PER NIENTE?!?
Forse Vasco Rossi ha ragione quando in una sua canzone dice “ Ho l’impressione che la cosa più semplice sarebbe quella di non essere mai nato”
Già.. perché vivere non è limitarsi a respirare come un automa, è molto di più e a volte è così difficile  trovare una soluzione ............................ .
Ci ho pensato spesso a questo vuoto .. a come davvero sia,  ma non ho mai avuto idee illuminanti rivelazioni o altro.
Di due cose sono sicura : è eterno,  .................................................... .
Intanto mi concentro sulla mia situazione attuale di confusione, quando tutto sembrava perfetto ho capito che era il contrario: un inferno.
Ragazzi che vogliono solo andare a ........., amiche ........., genitori che si .............  dopo trent’anni di amore sono arrivati all’............ e infine Lui.. LUI… un tipo normale, certamente non un bronzo di Riace, che in normali casi griderebbe al miracolo per aver ricevuto attenzioni da me. Adesso per motivi oscuri dice – ok.. c’è stato un bacio … ma ora da me cosa vuoi? –
Mha …!  Che strani soggetti popolano il nostro Pianeta.


  Risposta a Lettera 2  di Alessia Pedagna 

Ciao, guarda a tutti capita di sentirsi rifiutati da qualcuno, o meglio, che una persona abbia una concezione delle cose diversa dalla nostra. Io voglio dirti però che non per questo devi definirti " non all'altezza" di questa persona, tutti noi ci troviamo in una società dove ogni individuo ha caratteristiche diverse e modi di pensare differenti, che spesso possono ferirci, ma bisogna accettarli perchè la vita è fatta anche di questo. Prova a dialogare in modo più approfondito con questa persona, cercando di fargli capire ciò che tu pensi e soprattutto provi. Tentare nella vita non nuoce, se andrà male l'avrai vissuta comunque come un esperienza, se non ci avrai provato sarà un amabile rimpianto.
Ricorda l importante è essere sempre se stessi.


                              
Il tradimento  di Elpini Francesca e Mancini Giulia

Il tradimento è un tema più attuale che mai. In un periodo in cui sembriamo particolarmente liberi di stare o di non stare con qualcuno, di scegliere i compagni che desideriamo, di liberarci di situazioni che non ci piacciono più senza neppure crearci grossi problemi, sembrerebbe non aver senso il “tradimento”, eppure è più attuale che mai.
. Tutti vogliono sperimentare avventure, amori intriganti e amanti appassionanti ed esperienze che facciano sussultare il cuore. Ma perché, se tanto ci piace l’idea del tradimento, non siamo poi in grado di gestirlo quando lo subiamo da parte di un’altra persona?                                                                                       C’è però una differenza nelle motivazioni del tradimento tra uomini e donne: le donne tradiscono quasi sempre per ottenere vicinanza, intimità, dialogo e passione; mentre gli uomini tradiscono per accertarsi delle loro capacità di conquista.  Ciò che resta vero per entrambi è il bisogno di riprovare sensazioni ed emozioni che si erano dimenticate.                                                                                                                               Il tradimento è uno strumento che ci vuole riportare alla verità; quando questa non c’è, quando ci illudiamo di poter vivere falsando i nostri sentimenti, allora ci tradiamo e ci prepariamo a vivere o a subire il tradimento.
Tradire. Parola grossa. Che significa tradimento? Di un uomo si dice che ha tradito il paese, gli amici, l’innamorata. In realtà l’unica cosa che l’uomo può tradire è la sua coscienza.                          Joseph Conrad, Con gli occhi dell’occidente.
Piccole Storie Scritte 3
Cosa significa tornare a scuola    Lettera scritta da Miele Emanuela di  IPSSAR FORMIA
Ciao,io sono Emanuela,frequento il 3°anno all’alberghiero ed ho una storia da raccontare.
Io non ho sedici/diciassette anni come i miei compagni di classe,ma quasi venti! Penserete che sono fuori corso in realtà non è così…i miei cinque anni di superiori li ho già fatti! Sono diplomata in tecnico dei servizi ristorativi, vi domanderete……… e che ci fai in terzo?! Bhè, questa è la mia storia……alle medie scelsi l’alberghiero perché mi avrebbe sicuramente immesso nel mondo del lavoro, scelsi l’indirizzo S.A.R.(servizi alberghieri ristorativi) ed al secondo anno, a quindici anni, mi posero una scelta! Lì purtroppo sbagliai, mi chiesero di scegliere tra cucina, sala e ricevimento…scelsi cucina! Perchè sbagliai?! Bhè sbagliai perché io ero, e sono tutt’ora, portata per il ricevimento, il contatto col cliente ecc…scelsi cucina perché pensavo che avrei trovato lavoro più facilmente. Ho fatto il mio percorso, usciì in terzo con un voto superiore alla sufficienza ed in quarto e quinto ebbi una classe fantastica, che tutt’ora mi manca, in quinto ecco la crisi! È si penso che alla maggior parte di noi studenti viene questa crisi….la crisi della maggiore età, la crisi della maturità e, si perché, arrivati alla fine di questo percorso ci poniamo un po’ tutti quelle domande……,ed ora che farò?! Ma sono sicura che è questo il lavoro che voglio fare?! Il mio futuro è realmente basato su questo percorso?! Nel frattempo io,come tanti altri, mi ponevo queste domande…il tempo trascorreva e gli esami erano in vista. Tac! Maturità…usciì con distinto,bhè non male…pensando e ripensando ecco la soluzione…tornare a scuola! Erano tanti i miei sogni, le mie aspirazioni, i progetti, ma mi sentivo incompleta culturalmente…volevo sapere, avevo voglia di fare quelle cose di cui mi ero privata…ed eccomi qui! In terzo O.I.T.(operatore d’impresa turistica), a prendere un ulteriore qualifica, quella che mi piace, così ho fatto la scelta =)! All’inizio è stata dura, compagni nuovi, più piccoli di me, gli amici che erano usciti …ma ora è diverso, pian piano mi sto adattando….e, anche se ci sono i giorni grigi, li coloro! Alla fine della scuola partirò?! Non lo so, intanto cerco di vivere tutto ciò al meglio =)!


40 anni…è tardi per cercare l’amore?  a cura di Denise Ferrante

Leggendo un articolo di una ragazza di 20 anni, che racconta la storia di una quarantenne in cerca dell’amore, si asserisce l’impossibilità che un uomo si innamori ancora di una donna di quell’età. Secondo me è un concetto sbagliato, anche se nella realtà si presenta molto frequentemente. Ogni età ha le sue passioni. Ma è possibile sempre innamorarsi. E, senza accorgercene, lo facciamo di continuo. …
Mi chiedo allora che dire di quegli uomini di 40 anni che corteggiano ancora le ragazze? Perché le donne non possono farlo?
Non è giusto considerare una donna di 40 anni una scatola vecchia con rughe, che non può uscire di casa come accadeva spesso in passato. È però vero che la donna rimane più spesso a casa per la cura dei figli e della casa stessa anche quando ha un lavoro. Ma se è una donna single, ed ha anche dei figli, ed un lavoro e l’età di 40 anni, perché mai sarebbe tardi cercare l’amore? L’amore le gioverebbe, le porterebbe felicità e tranquillità e sarebbe oltremodo più conscia del proprio lavoro e dei figli soprattutto, proprio perché salvaguardia la propria interiorità rendendola compiuta. Ritengo sia un concetto sbagliato credere chiuso il discorso dell’amore a quell’età, perché la donna non deve essere valutata solamente dalla sua bellezza estetica, ma anche da un’altra bellezza,  quella interiore.
Quindi, Donne, non lasciatevi intimorire dalle persone con i loro giudizi o pregiudizi, vivete la vita liberamente e senza paure, che avete tanto da offrire e potete sempre innamorarvi nel momento in cui lo sentite con il cuore.




Sempre sull'amore a 40 anni…è tardi per cercare l’amore?  a cura di Alessia Pedagna

Si parla di sentimento, quindi, che i testi di psicologia ritengono indispensabile per l'esistenza di un individuo, in quanto animale sociale e in quanto in cerca di continue esperienze da fare.
Si può dunque affermare che  in una data prestabilita, ossia 40 anni, l'amore per una donna  debba svanire??? Che una persona a quell'età non possa , o meglio, non sia più in grado di amare??? Assolutamente no e sono varie le argomentazioni a sostengo di questa tesi. Innanzittutto lo psicologo  Abraham Maslow, classifica l'amore come elemento indispensabile di una scala immaginare che porta con il sostegno di esso al “raggiungimento dell'autorealizzazione” e della stima di se stessi e non parla assolutamente “di età anagrafica”, in quanto è un bisogno che copre tutte le fasce di età.
Molte persone criticano una donna, poiché,  dopo un eventuale separazione è ancora alla ricerca dell'anima gemella, di qualcuno che le possa fare compagnia e perché no, battere il cuore. Spesso viene visto quasi come una forma di "reato" dalle menti più retrogadi che tentano di fare paragoni con il passato, dove il divorzio non esisteva, o come , negli anni 70 le donne divorziate erano condannate allo stare da sole per pudore personale. Questa affermazione è assolutamente utopistica perché anni fa le donne si nascondevano per paura delle critiche della società reprimendo in se stesse quella voglia di vivere, che grazie all'aiuto dell'emancipazione hanno ottenuto, perché amare significa vivere, e smettere di amare a 40 anni sarebbe come decidere di morire. In più c'è questo pensiero anti-femminista o di un mondo che sembra progredire ma su certi aspetti è maschilista, del concetto che prevede che l'uomo a quest'età sia ancora giovane e non richiami scandalo se vada con ragazze più piccole, mentre le donne vengono definite "poco di buono" per il medesimo atteggiamento. Che ragionamento è mai questo nel 2012???
L'unica critica forse può essere fatta nei confronti di quelle mamme che vogliono apparire come adolescenti, indossando abbigliamenti non consoni alle proprie caratteristiche fisiche. Questo non solo per se stesse ma soprattutto nei confronti delle ragazze che vorrebbero vedere nel genitore un esempio da seguire, un qualcosa che le faccia acquisire sicurezza. Per il resto se una quarant'enne vuole andare in discoteca per divertirsi, incontrare persone nuove, vivere nuove avventure ( sempre nei limiti della propria etica) perché non farlo???? la vita è una sola e non va di certo sprecata, anzi con l'esperienza, con la maturità giusta, si possono costruire anche rapporti più solidi, fatti di rispetto reciproco e di tutti quegli elementi basilari di un rapporto che con l'età si acquisiscono maggiormente e si consolidano.
Termino citando un bravissimo cantautore 35 enne ..." E ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età " ...penso che questa frase racconti tutto.

 LA MUTAZIONE DELLA GALANTERIA NEL TEMPO a cura di Alessia Pedagna
 La parola galanteria e' un vocabolo che ad affermarlo nel XXI secolo sembra quasi un'eresia.
Questo può sembrare a primo impatto un argomento banale, ma che in realtà' è strettamente collegato alla perdita dei valori, delle emozioni intense, vive, quelle di stomaco, che catturano il desiderio.
A me piace ascoltare la voce di mia nonna mentre descrive il suo unico amore, quei momenti che restano cosi impressi nella mente. Ed e' proprio questo che ha scaturito in me, la voglia di scrivere questo piccolo articolo, che ci riporterà' almeno per qualche minuto , un pò indietro nel tempo... 
Pensate per un momento a come sarebbe bello svegliarsi la mattina, con l'ansia di ricevere notizie dell’uomo che si ama, di ricevere una sua lettera, oppure un sassolino lanciato sulla finestra per scendere in punta di piedi di nascosto dal papà. Perché ragazze, questi erano gli uomini di una volta, coloro che aspettavano mesi per darti un semplice bacio, che ti spogliavano semplicemente con lo sguardo, che ti portavano in un prato solo per il semplice piacere di averti accanto. QUESTI ERANO GLI UOMINI DI UNA VOLTA, che avevano il tremolio di chiedere la mano della donna amata, che si preparavano per giorni interi i discorsi, guardandosi forse anche stupidamente, allo specchio. Generalizzando il discorso, a cosa possiamo paragonarli???? ai tronisti di uomini e donne???, agli spogliarellisti delle discoteche???. Pensate  e rispondete con sincerità: a quanto risale l’ultima volta in cui  un uomo vi abbia  aperto la portiera della macchina per farvi scendere???. Qual’è stata l ultima volta in cui un uomo vi abbia fatto un regalo non allegato a ricorrenze festive oppure materialistico??. Il mio discorso, pensato in maniera molto generalizzata e non scendendo nel particolare, è però centrato molto su ciò che e' diventato il nostro mondo. La colpa però è anche di noi donne, che spesso ci accontentiamo , che siamo troppo improntate al nostro' aspetto fisico, che  accecate dall'amore cerchiamo di rincorrere un muro senza speranze. Donne, facciamoci corteggiare!, facciamoci desiderare, ricercare, facciamoci amare nella semplicità , ricerchiamo i piccoli gesti e non i monumenti senza significato. Io credo che il problema dei troppi divorzi sia anche questo, la mancanza di dialogo e la mancata ricerca di sentimento, l’abitudine, l'assenza di galanteria, di corteggiamento. Che dovrebbe esserci ancora di più quando si è sposati, portando un fiore tornando da lavoro, o una semplice scatola di cioccolatini, perché io credo che la tomba dell’amore non sia il matrimonio ma l’abitudine.
Perciò ragazze…. è questo che dobbiamo cercare, ed è questo che dobbiamo essere in grado di fare, perché in ogni donna si nasconde il sogno di una principessa.. e solo cosi possiamo realizzarlo.

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