Questo
è il periodo delle campagne elettorali, momento attesissimo dai vari partiti,
nuovi e vecchi, per sfoderare le proprie armi e riuscire a portare dalla
propria parte più elettori. C'è chi promette di togliere l'Imu, chi invece
promette di compiere miracoli una volta eletto... E mentre i politici italiani
si fanno la guerra l'Italia continua sempre ad avere quel debito pubblico di
appena 2000 miliardi di euro, che inoltre non sembra voler scendere a nessun
costo. Una domanda da porsi ora potrebbe essere questa: come ha fatto il nostro
Paese ad accumulare debiti per una cifra tale? Potremmo trovare una valida
risposta partendo da un'affermazione del politologo Alessandro Pizzorno:
"Ci sono due metodi fondamentali grazie ai quali si può ottenere il
consenso. Uno è quello di ottenerlo attuando programmi. L'altro è quello di
ottenerlo elargendo favori". Con quest'affermazione non si intendono
soltanto le pratiche illegali come il voto di scambio, ma anche qualcosa di più
profondo, qualcosa di più radicato nella storia della politica italiana.
Dall'inizio degli anni Sessanta si è attuato un sistema di welfare, ossia un
sistema sociale che vuole garantire a tutti i cittadini dei servizi sociali
ritenuti indispensabili. I frutti di questa politica sono stati l'introduzione
delle pensioni baby grazie alle quali molti dipendenti potevano ritirarsi dal
lavoro anche a 35 anni e il triplicarsi delle pensioni di invalidità. Questo
sistema non ha solo contribuito a far schizzare alle stelle la spesa pubblica e
il debito del Paese, ma anche a dare vita a delle radicate ingiustizie sociali,
rendendo la parola eguaglianza prima di qualsiasi significato. Oggi è alquanto
difficile parlare di tutto questo in primis perché non conviene ma anche perché
risulta effettivamente difficile trovare una soluzione: un conto è parlare di
spending review e un altro è colpire gli infiniti interessi e posti di lavoro
legati alla spesa pubblica. Forse oggi un passo importante, se non illusorio,
che il governo e l'opposizione potrebbe compiere sarebbe quello di collaborare
e di approvare entrambi delle leggi per garantire davvero a tutti i cittadini
servizi utili e indispensabili. Chissà, non sarebbe male se i partiti oggi, tra
una promessa elettorale e un dibattito politico alla tv, dicessero qualcosa in
materia.
Nessun commento:
Posta un commento